IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

  Visto  il  decreto  legislativo  30 luglio  1999,  n.  300, recante
riforma  dell'organizzazione  del Governo, a norma dell'art. 11 della
legge 15 marzo 1997, n. 59;
  Visto  il  decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme
generali   sull'ordinamento   del   lavoro   alle   dipendenze  delle
amministrazioni pubbliche;
  Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 2 luglio 2004, n.
184,  recante  riorganizzazione  del Ministero delle infrastrutture e
dei trasporti;
  Visto il decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito in legge,
con  modificazioni,  17 luglio  2006,  n.  233,  recante disposizioni
urgenti  in  materia  di riordino delle attribuzioni della Presidenza
del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri e delega al Governo per il
coordinamento   delle  disposizioni  in  materia  di  funzioni  e  di
organizzazione  della  Presidenza  del  Consiglio  dei Ministri e dei
Ministeri;
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 luglio
2006, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - 3 agosto
2006,   n.   179,   recante   organizzazione   del   Ministero  delle
infrastrutture;
  Visto  il decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito in legge,
con  modificazioni,  4 agosto  2006,  n.  248,  recante  disposizioni
urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la
razionalizzazione della spesa pubblica, nonche' interventi in materia
di entrate e di contrasto all'evasione fiscale;
  Ritenuto di dover procedere al riordino delle commissioni, comitati
ed  altri  organismi, come previsto dall'art. 29 della legge 4 agosto
2006,  n.  248,  per  il  contenimento  della  spesa per commissioni,
comitati ed altri organismi;
  Su  proposta  del  Ministro delle infrastrutture di concerto con il
Ministro dell'economia e delle finanze;
  Sentiti il Ministro per l'attuazione del programma di Governo ed il
Ministro   per   le   riforme   e   le   innovazioni  nella  pubblica
amministrazione;
                              Decreta:

                               Art. 1.
Limitazione  delle  strutture  di  supporto  per  comitati  ed  altri
            organismi del Ministero delle infrastrutture

  1.  I  comitati  e  gli organismi di seguito indicati, per tutte le
attivita'  di  segreteria  e  supporto al funzionamento, si avvalgono
direttamente   delle   competenti   strutture   delle   articolazioni
ministeriali  rispettivamente  indicate, con conseguente soppressione
di ogni altra struttura di supporto diversa da quelle cosi' indicate,
in  modo  da  conseguire  la  corrispondente  riduzione  della  spesa
complessiva sostenuta dall'Amministrazione per il loro funzionamento,
nonche'  la  eliminazione delle connesse duplicazioni organizzative e
funzionali:
    a) Delegazione   italiana   dell'Associazione  internazionale  di
navigazione  (AIPCN)  di  cui al decreto del Presidente del Consiglio
superiore  dei  lavori pubblici n. 1051 del 21 marzo 2006, che per le
esigenze  di  supporto  fa capo direttamente ai competenti uffici del
Consiglio superiore dei lavori pubblici;
    b) Commissione  consultiva  per  il  monitoraggio  di nuove norme
tecniche per le costruzioni, istituita con decreto del Ministro delle
infrastrutture  e  trasporti del 2 marzo 2006, n. 3819, in attuazione
dell'art.   2   del   decreto  interministeriale  14 settembre  2005,
pubblicato  nel  supplemento ordinario n. 159 alla Gazzetta Ufficiale
23 settembre  2005,  n.  222, che per le esigenze di supporto fa capo
direttamente  ai competenti uffici del Consiglio superiore dei lavori
pubblici;
    c) Commissione  sicurezza  per le gallerie ferroviarie, istituita
con  decreto  del  Ministro  delle  infrastrutture  e  trasporti  del
4 aprile  2006,  n.  5888, in attuazione del decreto ministeriale del
28 ottobre  2005,  pubblicato  nella Gazzetta Ufficiale dell'8 aprile
2006,  n. 83, che per le esigenze di supporto fa capo direttamente ai
competenti uffici del Consiglio superiore dei lavori pubblici;
    d) Comitati  per  la  verifica  dei programmi di riqualificazione
urbana di cui al decreto del Ministro dei lavori pubblici 21 dicembre
1994,  pubblicato  nella  Gazzetta Ufficiale del 28 dicembre 1994, n.
302,  che  per  le  esigenze  di  supporto fanno capo direttamente ai
competenti  uffici  dei  corrispondenti  provveditorati  regionali ed
interregionali per le opere pubbliche;
    e) Comitato  paritetico  sul  fenomeno del mobbing, istituito con
decreto  29 dicembre  2005,  n.  50/Div.  I  -  Pers.  in  attuazione
dell'art.  6 del contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al
personale   del  comparto  Ministeri  per  il  quadriennio  normativo
2002-2005   e   biennio  economico  2002-2003  sottoscritto  in  data
12 giugno  2003, che per le esigenze di supporto fa capo direttamente
ai  competenti  uffici  del  Dipartimento per la programmazione ed il
coordinamento  dello  sviluppo del territorio, per il personale, ed i
servizi  generali  - Direzione generale per il personale, il bilancio
ed i servizi generali;
    f) Comitati regionali per l'esecuzione delle demolizioni di opere
abusive  istituito  dall'art.  2  della convenzione stipulata in data
20 marzo  1998  dal  Ministro  dei  lavori  pubblici  d'intesa con il
Ministro  della  difesa  ai  sensi  dell'art. 2, comma 56 della legge
23 dicembre  1996, n. 662, che per le esigenze di supporto fanno capo
direttamente  ai  competenti uffici dei corrispondenti provveditorati
regionali ed interregionali per le opere pubbliche;
    g) Commissione    di    studio    per    i   problemi   derivanti
dall'applicazione  della  normativa  tecnica  di cui all'art. 1 della
legge  9 gennaio  1989,  n.  13,  istituita ai sensi dell'art. 12 del
decreto  ministeriale 14 giugno 1989 n. 236, per l'abbattimento delle
barriere  architettoniche  nonche'  per  l'esame  e l'elaborazione di
proposte  per  l'aggiornamento o la modifica della normativa, che per
le esigenze di supporto fa capo direttamente ai competenti uffici del
Dipartimento   per   le   infrastrutture  statali,  l'edilizia  e  la
regolazione  dei  lavori pubblici - Direzione generale per l'edilizia
statale e gli interventi speciali.